TOROMIO: CHE COS’E’
Ma quello di cui abbiamo parlato sino a qui presuppone alla vera mission di ToroMio, ovvero: sentirsi maanche finalmente essere parte reale ed attiva del Toro.
L’ambizione di ToroMio anela a far sì che un supporter granata – che da sempre lo merita più di altri – possaconsiderarsi ed essere considerato rispetto al Toro, quello che oggi già è un tifoso del Barcellona, del Real Madrid, del Bayern Monaco e di tante altre grandi squadre europee. Per un grande club italiano sarebbe ilprimo esempio, ma il Toro, come insegna la sua ineguagliabile storia, è già stato all’avanguardia in tanti casi.
QUALCHE NOTIZIA SU TOROMIO…
L’associazione ToroMio nasce il 4 maggio 2010 da una trentina di soci fondatori appartenenti alle più varie categorie sociali e professionali, tutti caratterizzati da una grande passione per il Torino FC, che decidono di mettersi insieme con l’intento di far partecipare direttamente ed attivamente la tifoseria granata alle sorti della società, per rinforzarla e migliorarne le prospettive economico-sportive.
L’ispirazione del movimento, storicamente, è stato fornita già prima della costituzione dell’associazione, dal libro del Presidente-fondatore Luciano Cavagnero dal titolo “Se vogliamo possiamo”.
Un libro (che – combinazione – anticipava il motto adottato da Mister Ventura nella stagione 2011/2012) che consiste in un saggio sul possibile sviluppo, applicato al Toro, di un progetto di c.d “Azionariato reale diffuso” che vuole attirare a sostegno del Toro in particolare il soggetto, tifoso granata, al quale la società voglia offrire la possibilità anche di sviluppare le proprie aspirazioni di entrare come “investitore” nella società che ama.
Un approccio quindi tutt’altro che astratto ha, sin dall’origine, ispirato il nostro movimento.
Tuttavia i tifosi non sono tutti uguali, hanno aspirazioni diverse e magari sono disposti a collaborare e contribuire in maniera diversa, ma un’unica passione li farebbe indiscutibilmente convergere verso quello che sarebbe certo la realizzazione di un solo condiviso desiderio: l’ingresso nella società per la quale si tifa.
Ed ecco allora che l’istituzione di ToroMio, per catalizzare le maggiori energie possibili dall’ambiente granata a favore della società, ha dovuto porsi un più allargato oggetto sociale rispetto all’azionariato reale diffuso, primo innesco suggerito dal socio fondatore Luciano Cavagnero. Quello a cui si mira pertanto è la promozione di un progetto di azionariato, anche variegato su più iniziative, di tipologia diversificata e ritagliato “su misura” delle caratteristiche di ogni singolo tifoso granata. Un progetto complesso ma
composto di parti più semplici che possono anche applicarsi e crescere separatamente, nulla rubando all’altra, da attuarsi magari anche in momenti diversi, come solo il cammino del suo fattivo sviluppo potrà suggerire.
L’accento quindi è oggi posto sull’obiettivo, non necessariamente sulla via per conseguirlo, ma di tutte le vie si hanno già idee precise e pronte da mettere in pratica qualora si incontrino condizioni favorevoli alla loro realizzazione. ToroMio crede in tale modalità d’approccio, per essere capace di suscitare, col tempo, dapprima una concezione culturale nuova della propria partecipazione ad una società di calcio e quindi, subito dopo (speriamo molto presto) un movimento di persone che attiri a sé, coinvolga e quindi sposti le maggiori risorse umane, economiche e di entusiasmo disponibili, in modo da finalizzarle in una forza che possa essere di supporto alla società.
A specificare questo è lo stesso Statuto dell’associazione ToroMio: il documento fondamentale della nostra istituzione dice quello che siamo ed è particolarmente chiarificante in proposito l’art. 4 che testualmente recita: L’associazione ha per oggetto lo svolgimento di tutte le attività utili a creare le condizioni perché abbiano successo le iniziative, da promuoversi dai soggetti a ciò abilitati e comunque nelle forme consentite dalla legge, dirette a rendere possibile l’azionariato diffuso e/o popolare o comunque la partecipazione della tifoseria granata alle decisioni che riguardano la squadra di calcio del Torino F.C. (attualmente facente capo alla compagine sociale denominata “TORINO F.C. 1906 S.P.A.”).
Come detto, l’esperienza di una società che appartenga, almeno in parte ed anche formalmente, ai propri tifosi, è già presente in Europa. Senza citare le storiche esperienze di Real Madrid e Barcellona, più recentemente, anche in Bundesliga, date le difficoltà in cui versavano le società di calcio in quel paese, si è arrivati ad imporre addirittura attraverso una legge dello Stato tale modello. L’ esperimento ha ottenuto ottimi risultati ed oggi praticamente più nessuna società di calcio tedesca risulta in deficit mentre qualche anno fa erano stati aperti spaventosi buchi finanziari dalle precedenti gestioni basate, come in Italia, per lo più su classici modelli monopadronali. Il Bayern Monaco, grazie all’attaccamento della popolazione bavarese alla squadra, ha sviluppato un’associazione di tifosi che conta circa 150.000 aderenti, detiene formalmente il controllo della società come la legge impone (anche se l’amministrazione viene ovviamente delegata ad un gruppo manageriale e imprenditoriale adeguato) e tale struttura societaria è stata in grado di attirare a sé importanti partecipanti economici quali Audi, Adidas ed Allianz, realtà che sono così diventate non solo semplici sponsor ma vere e proprie quotiste di minoranza della società. Il merchandising poi è diventata una risorsa economica assolutamente primaria. Ed in tutto ciò, c’è da starne certi, i grandi imprenditori coinvolti nel “Club” Bayern Monaco (l’associazione di tifosi) e nella “Company” Bayern Monaco (la società) non solo hanno goduto dei vantaggi economici conseguenti lo sviluppo di un simile ambiente ma anche di risultati sportivi la cui assoluta brillantezza è sotto gli occhi di tutti. Si tratta quindi di avviare un processo che per una società come il Torino ed altresì per il suo azionista di riferimento, cioè il Presidente, potrebbe essere veramente promettente di successi sportivi ed economici altrimenti irrealizzabili.
Questo è appunto quanto si propone l’Associazione ToroMio.