La prima edizione del premio, istituito per volontà dell’associazione ToroMio in collaborazione con la Famiglia Bonetto, è stata conferita all’artista di fama mondiale Susanna Egri, figlia dell’indimenticabile direttore tecnico del Grande Torino, Erno Egri Erbstein.
La cerimonia di premiazione è avvenuta sabato 26 marzo 2022 Alle ore 10.15 al bar Norman di Torino, luogo simbolo della storia granata.
Visti i posti limitati, in molti non hanno potuto presenziare alla premiazione, ma qui di seguito troverete il video completo della cerimonia registrato dalla diretta effettuata da Radio Granata.
Sabrina Gonzatto, vicepresidente di ToroMio, ha guidato gli interventi dei diversi ospiti: Marco Bonetto, figlio di Gian Carlo, Susanna Egri, Guido Regis, presidente di ToroMio, Sara Zambaia, consigliera regionale in rappresentanza dell’assessorato allo sport, Mario Patrignani, presidente onorario di ToroMio, Mauro Caliendo, presidente del Museo del Risorgimento e membro del CDA della Fondazione Stadio Filadelfia e Domenico Beccaria, presidente del Museo del Grande Torino. Gli ospiti hanno tutti manifestato entusiasmo ed apprezzamento per l’iniziativa.
Discorso di ringraziamento della Signora Susanna Egri.
Sono profondamente commossa e onorata di questo premio che ricevo nel nome di Gian Carlo Bonetto al cui ricordo mi associo con deferenza. Nella mia ormai lunga esistenza, ho ricevuto molti premi con varie motivazioni. Ma solo uno, solo questo premio, ha per me una doppia valenza perché è indirizzato a me, ma si riverbera su quel personaggio ineguagliabile che è stato mio padre, appunto il direttore tecnico del Grande Torino: Ernesto Egri Erbstein. Vorrei dire che la tifoseria granata ha sempre tenuto alto il ricordo di mio padre. Per lo meno quella parte della tifoseria che avuto la sensibilità di riconoscere il grande carico di valori che mio padre ha trasmesso i suoi campioni, alla sua squadra; e anche la sensibilità di percepire come quegli stessi valori abbiamo continuato ad agire e siano stati il motore di ciò che io stessa ho realizzato a Torino, seppure in ambiti diversi … ma puoi mica tanto diversi. Io mi occupo di arte, di educazione e mio padre di sport, di gioco del calcio. Entrambi questi ambiti solo centrati sull’Uomo, sull’Essere Umano e sulla volontà di chi li guida di valorizzare al massimo le qualità individuali di ciascuno. Ecco, questo è ciò che unisce i due ambiti. Ma parlando anche dell’importanza del ricordo, mi fa piacere rilevare che anche in altri paesi il ricordo di mio padre continua a essere celebrato. Gli titolano tornei calcistici ed io vengo regolarmente invitata a quei tornei, con il compito di consegnare al vincitore la targa che porta il nome di mio padre, indicato come il modello di eccellenza alle giovani generazioni. Anche quest’anno sono invitata a Londra e a Budapest sempre su questo tema. Ma anche in Italia ci sono alcune città dove mio padre ha militato come allenatore prima di attestarsi definitivamente a Torino che hanno ritenuto importante onorare ciò che lui ha fatto, titolandogli vie, piazze, stadi… non a Torino. Ecco perché sono profondamente riconoscente all’associazione ToroMio, che con questo premio onora la mia persona, ma pure accende una fiaccola al ricordo di quell’uomo straordinario, che ha donato alla Torino Granata con la propria vita, il sapore della Leggenda. Grazie!
A questo primo evento organizzato da ToroMio nel 2022, hanno assistito fra il pubblico Piero Venera (addetto stampa Torino FC) Angelo Cereser (ex calciatore), Renato Zaccarelli (ex Calciatore), Nello Santin (ex calciatore), Alberto Rolla (Architetto), Valerio Liboni (cantante, Giulio Graglia (regista), Carlo Durando (Revisore dei conti Fondazione Stadio Filadelfia , TuttoSport e ToroNews
Il gruppo di lavoro di ToroMio che ha collaborato con Marco Bonetto per l’organizzazione del Premio è composto da: Sabrina Gonzatto e Valter Perozzo vicepresidenti, Remo Conterno, Fabrizio Benedicenti, Giacomo Stanchi, Marco Morelli Di Popolo, Cecilia e Paolo Cisella.
Presidente dell’Unione Club Granata Maria Rosa Mascheroni
Nel mio ruolo di revisore dei conti nel primo CdA della Fondazione Filadelfia dopo la sua nascita, ed in seguito come presidente dell’UCG, ho avuto modo di collaborare ed apprezzare Giancarlo Bonetto, sia sotto l’aspetto professionale che umano.
Una persona capace che faceva della sua ferma pacatezza lo strumento di mediazione tra le varie anime che compongono la Fondazione, un gentiluomo d’altri tempi di cui si sente la mancanza.
In gioventù ho anche frequentato per lunghi anni la scuola di danza di Susanna Egri, un insegnante severa che però sapeva trasmettere il calore della sua arte alle allieve.
Vedere che oggi il premio intitolato a Giancarlo Bonetto va nelle mani di Susanna Egri, figlia dell’indimenticabile Ernesto, allenatore del Grande Torino morto a Superga, è per me doppio motivo dì gioia
Due fili dell’universo granata che si intrecciano in una infinita, splendente trama di gloria eterna.
