Società: la società è rinata nel 2005 da un fallimento – ennesima traversia – che ha comunque rafforzato la convinzione dei tifosi di appartenere alla squadra granata. Si è riconsolidata grazie alla presenza di un presidente che aveva acquisito rapidamente il carisma necessario all’espletamento di questo ruolo e ad avere dalla sua la fiducia dei tifosi. A partire dal 2009 la stima che i tifosi nutrivano nel presidente Urbano Cairo è andata però via via scemando ed ha vissuto di alti e bassi. Gli si è riconosciuta la capacità di essere un bravo imprenditore e di”mettere a posto i conti” ma anche gli si è contestata l’incapacità di “gettare il cuore oltre l’ostacolo” e di far percepire alla piazza un suo affetto e una sua reale passione per il Toro che andasse al di là di quella di costruire una azienda sufficientemente profittevole e bene organizzata. In taluni casi, come nella ricostruzione del Filadelfia, ha perso l’occasione di rendersi veramente protagonista con sconcerto e disappunto da parte della tifoseria. Oggi come noto, nostante la squadra possieda probabilmente la rosa più competitiva  della sua Presidenza, il giocattolo sembra essersi rotto e come altre volte si è arrivati ad esplicite richieste a Cairo, da parte dei tifosi, di lasciare la società. Ciò è dovuto a mancanza di un reale progetto, a continui azzardi nel costruire la squadra, a conservare troppo laddove invece si potrebbe pensare con decisione anche di migliorare, a non munire la società di un quadro dirigenziale adeguato. E così i risultati ora arrivano, ora non arrivano più e l’umore dei tifosi dapprima va su e poi giù, ma poi inevitabilmente rimane prevalentemente basso e contrariato. Anche perchè la percezione che trasmette il Presidente ai tifosi non è certo quella di una grande attenzione e considerazione per loro. E questo mina ulteriormente ed inavitabilmente il rapporto tra base e vertice del Club.

Tifoseria: catalogare la tifoseria è un’impresa ardua essendo le componenti variegate. Ciò non toglie comunque che non si possa azzardare almeno un tentativo.

Ultrà: lo stadio, è la loro casa. Al di là di tutto sono quelli  sempre vicini alla squadra, a volte esagerano nei comportamenti che possono talvolta anche degenerare ma soprattutto trainano il tifo allo stadio.

Convinti: sempre o quasi allo stadio, in molti casi coincidono con gli abbonati che però non esauriscono la categoria. A volte taluni non sono assidui frequentatori dello stadio ma frequentano i Club o le associazioni. Partecipano alla vita granata ed ai suoi eventi. Si informano, operano, organizzano, costruiscono chat ed iniziative di ogni tipo, spesso benefiche, comunicano tra loro. Sono seriamente interessati alle sorti della squadra e il loro umore spesso è condizionato dall’andamento del Club.

Tifosi solo negli eventi: sono i tifosi che seguono sempre la squadra e le vicende societarie più attraverso le informazioni dei media che allo stadio; vanno occasionalmente alla partita e agli eventi granata; in genere si allontanano quando la squadra dà poche soddisfazioni.

Simpatizzanti: sono quelli che dicono di essere del Toro ma non sanno neppure il nome di un attuale calciatore della prima squadra.

Simpatizzanti di altre squadre: si sa che il Torino è spesso la seconda squadra del cuore per molti sportivi. Sono tantissimi e spesso partecipano agli eventi come organizzatori o spettatori interessati.

Ex calciatori: è una compagine poco considerata, ma con un potenziale relazionale da valorizzare e dalla quale si potrebbero ottenere risultati enormi.