Nel settembre 2002 mio Padre moriva in un incidente sul "lavoro" …
ed io mi ritrovai costretto a non poter più peregrinare in giro per la Toscana
e l’Italia seguendo il mio hobby … quello di fare l’allenatore di Volleyball.
Il lavoro di mio padre non poteva esser trascurato, per questo decisi di rimanere in zona.
Un amico presidente di una piccola società femminile mi raccontò di essere in grave difficoltà …
Da quella società nacque la PALLAVOLO CARMIGNANO, società che adesso conta più di 150 atlete sparse nel territorio.
Si partì senza un soldo, con 4 (dico 4!) atlete a referto Fipav.
Oggi la società (che con l’entrata di nuovi partner, si chiama PRATO VIRTUS CARMIGNANO) vanta una Serie C stabile, una gestione marketing invidiabile a questo livello, entrate di sponsor e pubblicitarie … che farebbero invidia anche a società di più alto grado.
Come tutto questo in solo 7 anni!?!? .. Con la PASSIONE ed un pò di competenza… la volontà di mettersi in gioco per COSTRUIRE un qualcosa di importante … per la comunità, per i giovani … per il nostro Sport … Quante sere di fatica, di rabbia, di ansia, di … abbattimento .. ma quante gioie … quanta felicità a vedere il palazzetto pieno, le palestre, un tempo dimenticate anche dal Comune, oggi di nuovo funzionanti e piene di bimbe … e per tutto questo devo dire GRAZIE … certamente ai miei genitori che mi hanno insegnato cosa vuol dire credere in cosa si vuole / desidera fare … ma soprattutto ad un signore …. si chiamava Benito Bucciantini …. abitava in un paesotto, Quarrata, in provincia di Pistoia.
Questo signore aveva degli handicap, si spostava con una carrozzina mossa tramite una manovella a mano … questo signore, con grossi problemi a parlare … alla tenera età di 6 anni …divenne il mio MITO! …
Era GRANATA …. dalla testa ai piedi … dalla carrozzina al cuore … viveva, mangiava, respirava il TORINO …. la sua carrozzella era granata, con attaccate quelle bellissime figurine PANINI (che oggi son quasi state dimenticate …) … con tutti i giocatori del TORINO.
Io ero piccolo… e non ho mai saputo esattamente la sua storia … ma vederlo, sentirlo, vedere l’affetto che l’intero paese gli tributava (anche i gobbi .. ma da noi son gobbi di 5a specie!)…era una gioia che riempiva gli animi, che faceva star bene, che dava il senso dell’appartenenza, del gruppo, della città …da allora … per lui … e forse per l’amore che ho scoperto poter covare per una città così lontana, per una storia così distante da me… il TORINO fa parte di me… mi fa soffrire e gioire, mi riempie la testa di un modo di essere … un modo a volte controverso … ma sempre deciso, testardo a volte… ma sempre deciso a portare in fondo quel "bene" che si desidera ottenere.
E così come nella vita, anche nello Sport ho cercato di misurarmi col mio Mondo… mantenendo fede alla mia FEDE GRANATA… al mio essere GRANATA.
Che emozione visitare il FILADELFIA… il pianto… alle gradinate…la forza dell’erba … il coraggio di sapere quali uomini e quali persone avevano calcato quel campo… eppoi Superga… la Lapide… nessuna lacrima… ma tanta commozione… in fine il Delle Alpi, la speranza della rinascita … in finale col MANTOVA …
le sensazioni vissute con accanto a me un anziano di 82 anni , che mi raccontava e che si commuoveva a vedere il TORINO forse di nuovo TORO!… adesso vorrei che il TORO diventasse davvero di nuovo TALE… per quello che mi ha dato…per quello che potrebbe dare a tutti i bimbi di questo MONDO.
Federico Fiaschi