Carissimi tutti, la seguente dichiarazione ufficiale presa dal Direttivo dell’Associazione ToroMio, scritta dal nostro Presidente Massimiliano Romiti, è per dire al maggior numero possibile dei tifosi del Torino fc che noi ci dissociamo completamente dall’atteggiamento vandalistico avuto nei confronti del pullman della Juventus. Non fa parte di chi, come noi, sta provando a creare le condizioni per partecipare alla gestione di un club calcistico: la violenza e il vandalismo sono fuori dai concetti di ToroMio. Accogliamo

con entusiasmo l’esperienza che un nostro associato Marco Pavone, ex giocatore di rugby, ha suggerito e che da oggi faremo nostro: "Quando noi andiamo in campo giochiamo "con" e non "contro" l’avversario di turno" come dire "Torino with (wh) Juventus is better than Torino versus (vs) Juventus". Questa dichiarazione ci deve fare riflettere tutti a cominciare da noi tifosi del Torino Fc perchè il cambiamento deve rincominciare da noi: i dirigenti sia delle società che delle federazioni calcistiche hanno fallito, tutti i provvedimenti legislativi hanno fallito, la politica e organi istituzionali hanno fallito. Non è una novità ciò che scrivo: in Europa dove la gestione dei club appartiene ai tifosi la violenza, il vandalismo sono scomparsi perchè sono stati i tifosi responsabilizzati che hanno creato gli opportuni anticorpi per allontanare coloro che non sanno comportarsi in modo civile. Solo 50.000 tifosi che controllano e presidiano quotidianamente il territorio sono in grado di eliminare definitivamente questi assurdi accadimenti. Dobbiamo avere coraggio di affermarlo con forza in ogni occasione e di farlo a cominciare da noi di ToroMio.

Luciano Cavagnero

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FUORI E DENTRO L’OLIMPICO LA DOMENICA DEL DERBY: "PAPA’ PERCHE FANNO COSI?"
Quanto accaduto al derby di Torino e nei giorni immediatamente seguenti merita un giudizio.
Proviamo a darlo a nome di ToroMio, la nostra Associazione che promuove nell’ambiente granata la cultura della partecipazione, proponendo all’attenzione dei tifosi modelli che tanto bene hanno già fatto all’estero, fondati sull’associazionismo e sull’azionariato popolare e non.
Tutti questi modelli, tra l’altro, sono stati realizzati e diffusi, soprattutto nei tempi più recenti, proprio come rimedio rispetto ad una violenza così spesso dilagante nel mondo del calcio.
La cosa che più ci ha colpito, dato che per fortuna gli atti di cui parliamo non hanno provocato gravi conseguenze nè a cose, nè a persone, è stato l’imbarazzo denunciato da molti padri rispetto alle domande dei figli piccoli portati allo stadio che giustamente chiedevano di fronte agli episodi cui hanno assistito: "Papà, perchè fanno così?".

Era infatti tutto bello: prima l’incamminarsi speranzoso verso lo stadio prima tra sciarpe e bandiere, poi le coreografie dentro lo stadio che precedono il calcio d’inizio…
Perchè, perchè l’assalto al pullman e la bomba carta?
Non c’è rivalità sportiva che possa giustificare simili comportamenti: lo capisce anche un bambino.
Infatti essi esprimono ben altre problematiche che nulla hanno a che fare con lo sport.
Chi è stato a Bilbao ha potuto vedere con i propri occhi che cosa piacerebbe a ToroMio.
Una città "imbandierata" tutto l’anno, tifosi fieri dei propri colori e della propria storia, impianti all’avanguardia, un Club e la sua gente a formare un corpo unico.
Vigoria, ironia e sportività che si mescolano negli atteggiamenti dei tifosi verso gli avversari di turno.
Atteggiamenti che possono variare, al massimo, da una indifferenza condita da gustosi sfotto’ fino ad arrivare ad una sorprendente cordialità (come quella usata con noi tifosi del Toro dai tifosi dell’Athletic).

Una cordialità che quando la incontri ti riconcilia con il calcio.

La sfida sportiva deve sempre essere solo occasione di incontro: lo "scontro", se proprio ci deve essere, perchè non ci piace questa parola, si svolga, con decisione ma con lealtà, sempre e solo sul campo di gioco.
Noi pensiamo che i tanti padri granata presenti, domenica allo stadio, di fronte ai figli, dovevano condannare tanto il comportamento dei fratelli granata quanto quello dei rivali bianconeri, senza se e senza ma.

Se non l’hanno fatto, hanno perso un’occasione.

La violenza infatti non deve avere alcuna bandiera dietro la quale coprirsi!
Solo così i due episodi avvenuti domenica, oggettivamente disdicevoli, potevano diventare, al di là di tutto, occasione di educazione e non solo di sconforto e paura.
Casi di questo tipo devono sparire dagli stadi quanto prima. Ma ci vuole l’impegno di tutti.
Un ultimo importante appunto: quello che è seguito, a livello di trattazione mediatica, è stato altrettanto deludente.
Dopo cose e persone, da più parti e in più modi, sono stati oggetto di violenza anche i fatti avvenuti.

ToroMio è contro ogni forma di violenza nel mondo del calcio e a favore della più accesa passione per i propri colori.

Perchè la vera passione non è mai violenta!

 

 

Il Direttivo dell’Associazione ToroMio

 

 

 

 

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