Il brusio crescente nell’attesa estenuante della verità
 
 
Ci risiamo. E’ un brusio sempre più forte quasi assordante. Tutti sanno, nessuno si sbilancia eppure tutti sanno le fonti di informazioni. O si sta preparando un’altra “bomba di carta” in termini di notizie pubblicate ed annunciate dai media con scoppio ad orologeria oppure questa volta ci siamo. I libri contabili sono stati visionati dai compratori, si è visto che ci sono debiti, la richiesta di non pagare i debiti da parte dei nuovi acquirenti è stata accettata dal venditore, il “compromesso prevendita” è stato firmato.

Adesso, secondo quanto presumibilmente scritto sul “compromesso”, si spostano i debiti costituendo una nuova società che diventerà proprietaria senza debiti del Toro. La nuova società sarà ceduta agli acquirenti: questione di tempi tecnici, di altri dieci-quindici giorni ed è, forse, fatta.
Per i lettori meno attenti torniamo a ripetere che ci vorranno almeno ancora dieci-quindici giorni, che nel frattempo i tempi possono ulteriormente dilatarsi oppure la trattativa addirittura interrompersi. Quindi attenzione fino a quando non c’è l’ufficialità occorre prendere tutto con le molle.      
Comunque così parlano le ormai tantissime voci di corridoio, di strada, via e.mail, via telefono (solo il fax sembra diventato obsoleto). Lo sussurrano i tifosi che mandano scongiuri incrociando le dita e contemporaneamente qualcuno manifesta i primi dubbi sugli arabi (ma cume, saroma cumandà dai beduini? I soliti che trovano da dire in qualunque situazione: la Red Bull non andava bene per il possibile cambio del colore granata, tutto da verificare), i legali nei loro ampi uffici, i responsabili dell’alta finanza, chi sta trattando, chi sta vicino a chi sta trattando, i giornalisti nessuno dei quali prende l’iniziativa di pubblicarlo apertamente (solo qualche battutina…) in quanto la scottatura è ancora recente ed è ancora dolorosa e qualcuno era stato persino minacciato per aver asserito con sicurezza che l’accordo era stato raggiunto.
Cosa potrebbe esserci in alternativa a questa eventuale trattativa raccontata da così tanto chiacchiericcio supportato da così tanti particolari con l’aggiunta delle contestazione delle curve che si era spostata fino in tribuna? Solo l’archittettura di un piano con la strumentalizzazione di tanti ignari soggetti per fare terra bruciata attorno a Cairo per costringerlo a vendere il Toro a prezzo vicino allo zero. Oppure ancora la sovrapposizione delle due situazioni.   

10 novembre 2010

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